mercoledì 11 marzo 2009

Testimonianza:Aiuto!...Dio e Medjugorie

Chiamata per essere salvata,

da me stessa e il tutt’ intorno, una mattina da incubo un altra di dolce risveglio…
Oggi ho 33 anni ma tutto per me è iniziato due anni fa, anni intensi vissuti, scappata dall’insoddisfazione per lo scarso Amore intorno a me, la poca contentezza e il caos generale.
Vivere per me, era questa riserva naturale, il poter camminare scalza, pareo e costume, nuotare con i delfini e l’oceano, i balli e lo sballo, gli amici e i nemici nascosti,
che questa vita maschera, ma che il Signore insegna a riconoscere da sempre…accidenti quanto non volevo sentire, quanto non credevo davvero, quanto ero pigra e ignorante!
Nel vuoto e nei tradimenti ci si va da soli, ma qualcuno li genera...
Tornata in Italia malinconica, pronta a costruire, recuperare, ma niente andava avanti…
Tutto ciò mi stava dando la consapevolezza che scappare non serve a niente e che tutt’intorno si stava spegnendo, morendo, compresa me che volevo farla finita. Comincio a prendere in esame che il tutt’intorno mi assorbiva l’anima, tutto ciò che avevo: la famiglia, l’amore, gli amici, il lavoro, il mio cuore…soffoco, sono esasperata…perché tutto ciò non andava anche per motivazioni forti, inspiegabili, difficili casi strani, da film…

Oggi lo considero il primo periodo del risveglio, la consapevolezza che lo spirito è tangibile, è lui che mi ha dato il campanello d’allarme, il suono della sveglia!...dove sei finita???

Una sera, “per caso”, mio padre mi invita a una cena quando, ai saluti finali,…un uomo mi abbraccia e sento il male, facile riconoscerlo.
Erano 15 anni che avevo il rigetto della Chiesa,
dopo che non mi diedero l’assoluzione perché convivevo da circa qualche anno…
da lì, il mio cuore cadde nella delusione e distacco dal Signore. Volevo confessarmi per ricevere la comunione, per chiedere aiuto, anche per il mio nonno che stava morendo in sala rianimazione per un operazione non eseguita con estrema accuratezza.
Volevo avvicinarmi al Signore…invece, fu il contrario…in più non andava bene nemmeno con il fidanzato e da li a qualche anno lo lasciai.
Dopo la cena famosa con papà e il mattino seguente quando mi si concretizzò quasi in mano, una banconota brasiliana nuova nuova…mi convinsi ancor di più, dopo la sera prima, a tuffarmi in Chiesa in una S.Messa per parlare con un Sacerdote, non riuscivo a leggere con ordine il foglio della Liturgia, ero nervosa e svogliata nonostante avessi voluto andarci io, ma ero consapevole…ero convintissima di andare dall’unica mano amica e salvifica. Mi ci portò mio padre,credente praticante, anche se lui diceva che ero solo stanca…oggi ringrazio anche lui, il mio papà, perché il suo amore nella preghiera quotidiana, per tutti e per me è stato accolto dal Signore per custodirmi e salvarmi, da sempre per sempre.
Bene, tornando a prima…sono praticamente spiritualmente, agli ultimi giorni ma chiedo ancora a Dio di aiutarmi…se ha tempo di ascoltare anche me.
Mi dona un Sacerdote; piena di dubbi se credesse a quello che stavo per raccontargli, ci riprovo e riprendo contatto con il Signore, faccio quel che mi consiglia di fare, due chiacchere, butto tutto fuori senza vergognarmi di nulla e senza il problema di essere giudicata,…è l’ultima carta che mi gioco, già da tempo il suicidio era nei miei pensieri.
La disperazione era tanta, stavo male, non avevo più forze, cominciavo a non mangiare più, non uscivo più e nessun amico si faceva sentire. Il ragazzo che avevo incontrato era quello che avevo sempre sognato, anche il Grande Amore si riconosce, ma svanisce tra la confusione...perdo capitali per un susseguirsi di incontri sbagliati e tradimenti per centinaia di mila euro, convivo con un uomo che mi picchia e mi fa impazzire, tre traslochi in un anno fatti da sola a chilometri di distanza. Non cela facevo più, la macumba è cosa comune in brasile, ti esaspera!...non so se lo fosse, ma vivevo come nella persecuzione...data dagli avvenimenti negativi.
Inizio a pregare, Padre nostro, sento lo spirito Santo che mi scuote il cuore, un soffio leggero sul viso, la mano Divina, la luce, la speranza.
Dio C’è!
Piango, e corro dopo qualche giorno con due pagine di confessione dal Sacerdote, che oggi è la mia guida spirituale, per voler esporre a Lui, la richiesta di perdono e aiuto a Gesù.
Un mese spirituale, di preghiera che era, è, il mio cibo, tante S.Messe per trovare ossigeno partecipando a occhi chiusi come in un bagno piacevole, che mi fa star bene e da pace al mio cuore, al mio spirito…
Doveroso ricordare lo stupore che avevo di me stessa…tutto mi era “spontaneo”, come fossi una marionetta resa viva dall’Altissimo.
Vi confesso che ho dubitato di me stessa domandandomi se stavo impazzendo…mi sorprendevo anche di quel che accadeva intorno...
Una mattina vengo svegliata da una voce morbida, divina, delicata che dice:-”Medjugorje”. Vado in internet, cos’è Medjugorje?...
per mistero non riesco in diversi tentativi a fare la ricerca, il pc è impazzito, anche se il mio cuore aveva già qualche sentore, ne parlo a P.S.M. e mi da notizie, gli chiesi come andare e mi diede il numero di Anna, lei il mio secondo contatto celeste terreno, vado a Medjugorje non so dov’è, se fa caldo, se fa freddo, non mi interessa devo andare.
Grande guida questa donna, che mi dona un Rosario in mano dicendo:- Questo l’ha benedetto la Madonna all’apparizione! Lì il mio cuore si emoziona, fino a provare un po’ di dolce Grandiosità che stavo incontrando, una grande forza si concretizza, sto andando nel posto giusto.
Imparo sul pullman a recitarlo e mi colmo di una voglia di conoscere la forza di questa coroncina, scoprire qualcosa con lo spirito, con l’entusiasmo di curiosità dei bambini, che cos’èèè??, perchéèè??
…che bello ragazzi! Credo, Spero, vado avanti.
A Medjugorje si deve ascoltare il cuore,…cosa sente, cosa vede, cosa dice,
Solo così si riconosce la Grazia.
…vivo il pellegrinaggio, tutto con impegno per ricevere l’Amore, la Guarigione, con il cuore e fede.
Serenità, certezza per il mio spirito, il mio cuore, la mia mente, il mio corpo, il tutt’intorno.
La Mamma Celeste ci incammina, ci fa rinascere, riempie di grazie e speranza.
Oggi sono qui tra vittorie e ricadute ma con la consapevolezza che tutto si supera, il cuore si ferisce ma ancor di più, poi gioisce, matura, affronterà in altra ottica le difficoltà, assaporerà nel modo giusto la gioia…
non mi piango addosso guardando indietro, le lacrime servono a farci andare avanti non tornare indietro o rimaner fermi!
La mia vita, il mio pane quotidiano è prima di tutto la preghiera;
stando costantemente in contatto con Gesù e la Mamma Celeste, trovando la forza per riemergere, lasciare alle spalle il buio, risalire e raggiungere la luce per poi non poterne più fare a meno.
La morte con il Signore nel cuore è la porta per raggiungere la vita nella pace, anche l’angoscia si allontana.
Medjugorje è il cuore misericordioso, andiamo, torniamo, seminiamo , prendiamoci cura uno dell’ altro, preghiamo tutti uniti perché si compia la volontà del Signore.

Vivo nel risveglio,
sono passati due anni, ho imparato che tutti siamo sulla stessa barca, bisogna dare e chiedere attraverso la preghiera con il cuore, la volontà e la forza, l’aiuto che arriva solo dal potente Amore Divino, che l’essere umano è limitato anche nel saper aspettare e che tanta pace c’è, se lo vogliamo, nel caso contrario si brancola nel buio.
Amare è anche sacrificio come l’Amarsi, la salvezza e l’Amore si toccano cercando quel calore di emozione nel cuore, che è la vita.
Raccogliendosi, per esperienza spirituale, accogliendo, accettando che Sia (“Sia” in maiuscolo), amando quell’ emozione come fosse un bambino entrato nella culla, la culla è il tuo cuore…che si sta trasformando, riprendendo forza vitale, accolgo l’Amore Divino Materno, amando, desiderando la luce per dargli anche gli occhi, vivendo questo nascere ascoltando il cuore...è la vita che cresce…
Lo ricerco con la voglia di scoprire e lo stupore dei bambini, ogni cosa ascolto, osservo,…per imparare a crescere nel Signore.
La consapevolezza mi fa dedicare più tempo al Signore e con altri ragazzi è nato un gruppo di preghiera che si chiama “MirFioridiMaria”, il grande desiderio di conoscere la vita religiosa mi ha condotto per qualche settimana all’“Oasi della pace” di Medjugorje e ad un ritiro importantissimo da P.Jozo. Tutte Grazie per proseguire il mio cammino con più pace.
Non permetto a nessun ostacolo nemmeno ideologico impedirmi di andare in Chiesa e partecipare alla S.Messa, di Credere alla potenza e al Santo compito della Chiesa e quel pensiero che circola tra molti è solo un enorme ostacolo. Se ci si riflette insegna...che siamo tutti uomini e nessuno è perfetto o immune alla tentazione e agli errori, chi è giusto?
Vado in chiesa, la casa di Gesù che è li che mi aspetta.
Il primo passo è credere come qualcuno mi ha insegnato: “ il caso è il cognome di Dio”
Sempre sia fatta la volontà del Signore, Lode a Dio, Ave Maria!

(Anonimo)

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